Colletta Alimentare 2011

Colletta Alimentare 2011 - Io ci sarò!

Contatore

martedì 1 settembre 2009

Il giardinaggio anonimo, rivoluzionario e planetario di Lorenza Zambon

Dall'incontro tra arte e natura, nascono idee, riflessioni e proposte per una gestione diversa del territorio.

di Fra Delli



Era il 1966 quando l’Adriano cantava dinoccolato “là dove c’era l’erba ora c’è…una città-a-a-a-a!” E il cemento in effetti si è propagato ovunque, sempre più strisciante: marciapiedi, strade, capannoni industriali, parcheggi e spesso piazze totalmente prive di terra, di erba, di piante…un territorio ingrigito e spoglio che rattrista gli animi e lascia molti spazi abbandonati.


Ma qualcuno, come al solito, ha deciso di ribellarsi…chi l’ha detto che il giardinaggio è un hobby riservato a simpatiche vecchiette con la palandrana a fiori ed il cappello di paglia! Il giardinaggio, di questi tempi, è anche rivoluzione urbana! Certo appare inizialmente, quello del GIARDINAGGIO ANONIMO RIVOLUZIONARIO, un concetto poco chiaro, che accende la curiosità della sottoscritta, inviata speciale in terra padana…siamo a Padova difatti, in una serata di inizio luglio, nel bel mezzo delle vecchie mura…in un circolo il cui nome è tutto in un programma: i “giardini sospesi”!

E Lorenza Zambon, attrice giardiniera, come lei ama definirsi, racconta molte storie, nel suo palcoscenico colorato pieno di vasi e piantine…parla di critical gardening, movimento nato negli anni ’70 a New York da Liz Christy che, con il gruppo Green Guerrilla, ebbero l’idea di trasformare un piccolo pezzo di terra abbandonato in un vero e proprio giardino. E si prosegue con l’idea di una gentile signora inglese (non poteva mancare!) di portarsi in borsa qualche bulbo…e piantare questi bulbi secondo uno schema ben preciso, magari vicino ad un cavalcavia, così si vede meglio…ed ecco che a primavera spunta a sorpresa un’aiuola a formare la scritta PACE! Ma le riflessioni sono tante, si parla del FARE e sulla scena compaiono dei sacchi di spazzatura, riempiti dalle immondizie raccolte su un tratto di strada che Lorenza percorre quotidianamente …del NON FARE e qui si racconta di una coppia di architetti che ha “progettato” di lasciare una piazza proprio così com’era, visto che svolgeva al meglio la sua funzione sociale…ed infine del DISFARE, ovvero di ciò che ha scelto di fare una giovane coppia milanese che ha ereditato dieci preziosi garage e, per fare un regalo ai figli, ha preferito abbatterli e recuperare un terreno, un giardino…

Lo spettacolo è divertente, coinvolgente e provoca un’irresistibile voglia di andarsene in giro per le città con una manciata di semi in tasca, osservando gli spazi che avrebbero bisogno di qualche cura in più…cominciando la propria piccola, personale, significativa rivoluzione.

Per chi volesse vedere Lorenza dal vivo, i prossimi appuntamenti sono il 5 settembre ad Asti, agli Stagni di Bellangero con il festival “Naturalmente Arte”e per il 26 settembre a Genova, a Palazzo Ducale, con la “Prima lezione di giardinaggio per giardinieri anonimi rivoluzionari”. E per approfondimenti su arte, giardinaggio e rivoluzione, per consigli su come costruire un critical garden ovvero il “MANUALE DEL GIARDINO ABUSIVO”, per aderire al movimento “STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO” ecco alcuni siti web da consultare:

http://www.teatroenatura.net/

http://www.casadeglialfieri.it/

http://criticalgarden.netsons.org/wp/

http://www.greenguerillas.org/

http://badilibadola.ning.com/

http://landgrab.noblogs.org/

http://www.gillesclement.com/

http://www.stopalconsumoditerritorio.t

1 commento:

  1. gentilissima! vedo ora per la prima volta il tuo post sul mio spettacolo. mi piace molto! ti ringrazio assai. se vuoi mandarmi la tua mail ti metto nel mio indirizzario così ti arriveranno notizie, appuntamenti ecc.
    ciao, grazie ancora. Lorenza zambon

    RispondiElimina