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martedì 1 dicembre 2009

Tombola trash

Un’idea alternativa alla classica tombola partendo dall’idea del riciclo-riuso

di Matteo Dalmiglio



Con l’arrivo delle festività e dei momenti passati in famiglia, arriva molto spesso il momento di partecipare alla classica tombola di natale con tutti i parenti. Per alcuni questo è un momento di spensieratezza e di comunione, per altri invece è un momento esaltante quanto guardare Emilio Fede al Tg4. Se però siete stufi di assistere a momenti altamente sconfortanti, quali la zia cicciona che facendo finta di starnutire sulla vostra cartella manda all’aria tutti i vostri segnanumeri pur di vincere il premio di 50 cent esultando poi come Paolo Rossi nel mondiale dell’82, ecco venire in vostro soccorso un’idea alternativa alla classica tombola, che partendo dall’idea del riciclo-riuso trasforma questo gioco in qualcosa di simpatico che allieterà i vostri pomeriggi in compagnia dopo le classiche abbuffate festive: la “tombola trash”.
In cosa consiste la “tombola trash”? Non è nient’altro che una classica tombola, svolta secondo le tradizionali e centenarie regole che la riguardano, in cui si hanno i classici 90 numeri, ognuno dei quali abbinato ad un particolare fenomeno o situazione (33 gli anni di Cristo, 77 le gambe delle donne, 90 la paura..o qualsiasi correlazione la vostra fantasia generi), un tabellone centrale, e delle cartelle da distribuirsi ai partecipanti.
La differenza sostanziale e innovativa che la rende un simpatico momento di divertimento comunitario è che i premi in palio per gli ambi, le cinquine e le tombole (il numero delle vincite ad ogni giro dipende da quanti oggetti sono in palio) devono essere rigorosamente gli oggetti i più brutti possibili, che ognuno di noi ha ricevuto in regalo durante l’anno (da qui il termine “trash”, spazzatura). Nel caso invece voi abbiate amici o parenti che vi regalano solo cose utili e belle, si possono usare tutti gli oggetti più brutti che per qualsivoglia motivo (un acquisto fatto quando eravate ubriachi, un lascito dello zio d’America, un errore di ebay) sono arrivati in casa vostra e che da allora vi stazionano senza che voi non sappaite più dove metterli, o che da anni giacciono nello scatolone più nascosto della vostra cantina.
Poche ore prima della partecipazione alla tombola trash dovrete aver cura di incartare per bene i regali, ovviamente con carta da regalo riciclata, rotta e logora, o con fogli di giornale (per un tocco di classe si consiglia o “Il sole 24 ore” o “La gazzetta dello sport”) in modo tale da non svelare quali saranno le future vincite. Ponete tutti i vostri oggetti in un grosso cesto e abbiate l’onestà di segnalare quali sono destinati alle vincite minori e quali invece sono per la vittoria di una tombola (chiaramente i regali più brutti e divertenti devono essere tenuti per la tombola). E date inizio al classico rituale dell’estrazione, della proclamazione del numero estratto e così via, fino alle prime vittorie, alle quali corrisponderanno l’assegnazione dei premi assegnati e alla visione delle facce dei vostri amici al momento in cui scartando il premio si accorgeranno di cosa hanno vinto.
Ecco dunque come disfarvi di quella tristissima statuetta di preziosa porcellana di Capodimonte raffigurante una lavandaia zoppa, o di quel corno d’ariete tipico di un rifugio di montagna che ancora vi chiedete come sia entrato in casa vostra, o anche di quel set di tanga leopardati che vi erano stati regalati alla cena di natale aziendale. In aggiunta potete stabilire da subito se valga o no la vincita di un premio che avevate portato voi; nel caso decidiate che si possa rivincere un vostro premio, beh, allora non potrete più dire che quell’oggetto non era destinato a voi.

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