di Pietro Parisse
Il Natale si approssima, quasi minaccioso con le sue luci colorate.
Prima della smania da regali e l‘ansia da cenone (che arriverranno presto) mi trovo perplesso a dover risolvere l‘annoso quesito “Albero si, albero no?”. Non è stagione di margherite per decidere al m‘ama non m‘ama e con un crisantemo o una stella di natale ci vorrebbe troppo tempo e poi ci sono innumerevoli variabili (albero vero, albero finto, rami sostitutivi...) insomma non so proprio dove sbattere la testa... per cui decido di gettarmi nella rete... l‘unica ancora di salvezza...e mi accorgo d‘un tratto di non essere il solo a sentirmi invischiato nella magmatica questione dell‘ecosostenibilità dell‘albero di Natale.
Qual‘è la scelta piu sostenibile?
Dopo aver passato in rassegna blog e iniziative varie mi sento di sconsigliare l‘albero artificiale (acc... i miei ne hanno uno...). Infatti, nonostante abbiano il vantaggio della resistenza nel tempo sono prodotti da metallo e plastiche che per produzione e smaltimento sono fonte di danni per l‘ambiente.
L‘acquisto di un albero vero deve essere, d‘altro canto, effettuato con grande cautela. E‘ necessario accertarsi che l‘albero abbia le radici intatte per permettere l‘attecchimento una volta piantati a terra dopo le feste. L‘acquisto di un albero con certificazione FSC (Forest Stewardship Council) provenienti da foreste gestite in maniera corretta dovrebbe essere garanzia di ecosostenibilità.
Qualora non si fosse sicuri della provenienza dell‘albero e qualora non si possegga il magico pollice verde (io non riesco a tenere vive le piante grasse figuriamoci un abete o un pino) si potrebbe seguire la dritta di greenpeace, ovvero di non comprare un albero vero ma di utilizzare i rami di potatura dei nostri boschi. Non saranno vivi, ma si possono rendere belli con un po‘ di fantasia. Inoltre si aiuterebbe a tenere pulite le nostre foreste, aiuterebbe lo smaltimento dei rami di potatura che potranno essere successivamente utilizzati come legna da ardere, ma al contempo non aumenterebbe il numero di alberi vivi.
A tal proposito un‘idea interessante viene dall‘iniziativa “il BosCO2 di Natale” di Legambiente e Azzero CO2. Per il terzo anno consecutivo, infatti, sarà possibile regalare o regalarsi un albero che verrà piantato nell‘area destinata ad ospitare il Bosco di Natale. In questo modo il destinatario riceverà un attestato di acquisto dell‘albero e un aggiornamento sull‘evoluzione del progetto con le foto dell‘area forestata che potrà essere visitata da tutti. In questo modo si potrà contribuire alla realizzazione del bosco e alla conseguente riduzione di CO2 presente in atmosfera.
Come vedete c‘è spazio per vivere il Natale in maniera sostenibile... ognuno scelga quel che crede piu opportuno per vivere al meglio la magia natalizia.
Io nell‘indecisione credo che alla fine farò solo il presepe (senza muschio, senza muschio...).
Link utili:
http://www.greenpeace.it/econat
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