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martedì 1 dicembre 2009

Albero Natalternativo

Albero di Natale. Un tuffo nella rete alla ricerca di soluzioni ecosostenibili

di Pietro Parisse


Il Natale si approssima, quasi minaccioso con le sue luci colorate.

Prima della smania da regali e l‘ansia da cenone (che arriverranno presto) mi trovo perplesso a dover risolvere l‘annoso quesito “Albero si, albero no?”. Non è stagione di margherite per decidere al m‘ama non m‘ama e con un crisantemo o una stella di natale ci vorrebbe troppo tempo e poi ci sono innumerevoli variabili (albero vero, albero finto, rami sostitutivi...) insomma non so proprio dove sbattere la testa... per cui decido di gettarmi nella rete... l‘unica ancora di salvezza...e mi accorgo dun tratto di non essere il solo a sentirmi invischiato nella magmatica questione dellecosostenibilità dellalbero di Natale.

Qual‘è la scelta piu sostenibile?

Dopo aver passato in rassegna blog e iniziative varie mi sento di sconsigliare l‘albero artificiale (acc... i miei ne hanno uno...). Infatti, nonostante abbiano il vantaggio della resistenza nel tempo sono prodotti da metallo e plastiche che per produzione e smaltimento sono fonte di danni per l‘ambiente.

Lacquisto di un albero vero deve essere, daltro canto, effettuato con grande cautela. E necessario accertarsi che lalbero abbia le radici intatte per permettere lattecchimento una volta piantati a terra dopo le feste. Lacquisto di un albero con certificazione FSC (Forest Stewardship Council) provenienti da foreste gestite in maniera corretta dovrebbe essere garanzia di ecosostenibilità.

Text Box: Foto di Pietro ParisseQualora non si fosse sicuri della provenienza dellalbero e qualora non si possegga il magico pollice verde (io non riesco a tenere vive le piante grasse figuriamoci un abete o un pino) si potrebbe seguire la dritta di greenpeace, ovvero di non comprare un albero vero ma di utilizzare i rami di potatura dei nostri boschi. Non saranno vivi, ma si possono rendere belli con un po di fantasia. Inoltre si aiuterebbe a tenere pulite le nostre foreste, aiuterebbe lo smaltimento dei rami di potatura che potranno essere successivamente utilizzati come legna da ardere, ma al contempo non aumenterebbe il numero di alberi vivi.

A tal proposito unidea interessante viene dalliniziativa “il BosCO2 di Natale” di Legambiente e Azzero CO2. Per il terzo anno consecutivo, infatti, sarà possibile regalare o regalarsi un albero che verrà piantato nellarea destinata ad ospitare il Bosco di Natale. In questo modo il destinatario riceverà un attestato di acquisto dellalbero e un aggiornamento sullevoluzione del progetto con le foto dellarea forestata che potrà essere visitata da tutti. In questo modo si potrà contribuire alla realizzazione del bosco e alla conseguente riduzione di CO2 presente in atmosfera.

Come vedete cè spazio per vivere il Natale in maniera sostenibile... ognuno scelga quel che crede piu opportuno per vivere al meglio la magia natalizia.

Io nellindecisione credo che alla fine farò solo il presepe (senza muschio, senza muschio...).

Link utili:

http://www.azzeroco2.it/

http://www.legambiente.it/

http://www.fsc-italia.it/

http://www.greenpeace.it/econat


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