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martedì 1 dicembre 2009

La Rubrica di Philomena

Cara Philomena,

ho fatto un sogno molto particolare e così intenso da riuscire a ricordarne ogni particolare, e vorrei condividerlo con te.

Sognavo di camminare, per le strade del mio luogo natale, con una valigia in mano alla ricerca di una casa dove potermi rifugiare. Non so come mi ritrovo nella soffitta della mia vecchia casa e decido di fermarmi lì, così inizio a sistemare tutte le cose che ero riuscita a portarmi dietro. Questa soffitta era così grigia, le pareti grigie, i pavimenti grigi, era desolante. Ma mentre la guardavo così intensamente vedo che qualcosa inizia a cambiare, le pareti sembrano animarsi. Io, incuriosita, mi avvicino e guardo sempre più intensamente e vedo che le pareti non sono più grigie, ma hanno un colore diverso (che purtroppo non ricordo esattamente) e non sono lisce ma sono tutte intagliate. E più le guardo e più diventano belle, così nello stupore mi giro intorno e vedo in una parete un grande buco, mi affaccio per vedere cosa c’è oltre e vedo un grande ponte sul quale centinaia di persone camminano. Io mi sento così attratta dalla folla che decido di balzare fuori per andare camminare con loro.

Per me è stato un sogno emozionante, vorrei essere aiutata a comprenderne il significato.

Ti ringrazio.

Ciao

Mary



Cara Mary,

grazie tantissimo per avermi inviato questo bellissimo sogno, condivido la tua emozione, sai.

Ma andiamo subito ad analizzarlo. Nel tuo sogno inizialmente sei sola e cammini per le strade della tua città di origine alla ricerca non solo di un tetto sulla testa, ma soprattutto alla ricerca delle tue origini, della tua storia, forse delle tracce di ciò che ha reso tale la tua vita. Io credo che tu abbia deciso di iniziare una ricerca nel tuo passato per capire il tuo presente, che sembra un po’ triste o non come lo desideravi. Infatti, ti rifugi nella casa dei tuoi genitori (se ho ben inteso), perché è lì che stanno le tue origini, che hanno determinato quella che sei.

Ora sei nella casa, sei dentro di te e ti guardi attentamente, e ti senti desolata perché questa casa è così grigia e triste. Simbolicamente è come se tu stessi guardando la tua anima da dentro e la vedi completamente spenta. Di solito noi immaginiamo l’anima come una luce, o se dovessimo immaginarne il colore la vedremmo bianca. Mentre tu vedi la tua anima grigia e ti senti triste per questo. Ma decidi di rimanere lì, così sistemi le tue cose, perché hai deciso di non fuggire da te stessa e da quello che sei diventata, anzi con grande coraggio sei rimasta anche se non ti piacevi e hai iniziato ad osservarti. Cercavi forse risposte? Cercavi di cambiare te stessa? Forse entrambe le cose. Certo è che cercando hai visto che la tua anima, o ciò che eri, non era poi così brutta. Guardando attentamente, ma molto attentamente, hai scoperto o realizzato che la tua anima non è grigia e anonima come credevi. Intatti, le pareti si sono trasformate lentamente diventando sempre più belle, colorate e articolate rendendoti la meraviglia di ciò che sei. È interessante come vedi le pareti ora, non più lisce, ma intagliate come un complicato e stupendo basso rilievo. Prova a re-immaginare questa parete, ti accorgerai che è fatta di tante piccole sculture e ognuna avrà un suo significato, prese singolarmente sono semplicemente belle, ma tutte insieme formano un’opera d’arte meravigliosa. Simbolicamente, se tu prendi gli eventi della tua vita essi sono interessanti, ma quando li metti tutti insieme la tua vita diventa un’opera d’arte che lascia stupita anche te. Come ha detto il poeta Juan Octavio Prenz: risparmiamoci gli eroi, i santi e i carnefici, e pensiamo alla nostra meravigliosa quotidianità, fatta di tante piccole ma bellissime cose.

Continuando il tuo sogno, ora che hai scoperto quanto bella sei, ti accorgi che non sei sola ma una folla di amici, di conoscenti e di persone che conoscerai, è li che ti aspetta. Così, decidi di tuffarti tra loro per vivere pienamente la tua identità, che è unica come ogni persona, unica!


(philomena.rubrica@gmail.com)

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