di L. S.
Nonostante i tentativi di ignorarli, i piatti sporchi dal lavello vi chiedono, vi scongiurano di essere lavati. E allora che si fa? Detersivo!
E quei vetri che dopo l’ultimo acquazzone sono diventati un po’ fumé, per cui invece che a Trieste vi sentite di vivere nei sobborghi di Londra nel pieno della Rivoluzione Industriale? Soluzione: detersivo!
E quel pavimento che trasforma magicamente il colore dei vostri calzini bianchi in un bel grigio/marrone che quest’anno va così tanto? Detersivi… per i piatti, per pulire i pavimenti, i vetri, le superfici: detersivi inquinanti, in grossi recipienti che verranno buttati via e andranno ad aumentare la quantità di plastica nei rifiuti delle nostre città.
Che possiamo fare per ridurre l’inquinamento?
Soluzione 1- smettiamo di pulire! Portiamo sotto il primo acquazzone ciò che può essere lavato sotto la pioggia, apriamo le finestre per fare corrente d’aria e togliere un po’ dei ciuffi di polvere che rotolano nel salotto come cespugli di erba secca nel deserto del Nevada.
Oppure… oppure!!
Soluzione 2 - la meno drastica: utilizziamo i detersivi alla spina. Ebbene si: esistono dei negozi in tutta Italia in cui è possibile portare il proprio recipiente e riempirlo con il detersivo che ci serve: per i piatti, per i pavimenti, per il bucato normale e quello delicato, ’ammorbidente, il detergente per le superfici in genere e quello per i vetri. A prezzi inferiori rispetto a quelli che si comprano normalmente nei supermercati, e contenenti gli stessi “ingredienti”… così facendo infatti non è necessario pagare il materiale per ogni imballaggio, la pubblicità, e quant’altro.
Esistono varie ditte che producono questo tipo di prodotti, ma in questo articolo vi parlerò di quello provato in prima persona. Sul sito http://millebolle.iport.it/ è possibile trovare i punti vendita in tutta Italia.
Unica controindicazione: le sostanze che compongono questi detersivi sono inquinanti, quindi bisogna sempre stare attenti alle dosi, usando sempre il minimo indispensabile.
Soluzione 3 -scegliere alternative ecologiche e naturali, ma altrettanto efficaci. Poco tempo fa mi sono imbattuta in un opuscoletto del governo Australiano, tradotto in italiano, intitolato Guida rapida al pulire naturale, che dava una serie di consigli semplici ma assolutamente geniali: usare il bicarbonato, ad esempio, per pulire, deodorare, sgrassare. Il succo di limone è invece un candeggiante delicato, un deodorante e un buon detergente. Oppure il sapone naturale: detergente e completamente biodegradabile. L’aceto bianco, ottimo sgrassante e disinfettante delicato. Da mescolare in parti uguali con acqua e conservare in una bottiglia a spruzzo, per pulire i vetri delle finestre, il lavello o il piano di cottura.
Testimonianza diretta: Se avete del bruciato che non se ne vuole andare, provate a fare così: buttate un po’ di polvere di bicarbonato e sopra ci spruzzate dell’aceto. Si formerà una schiumetta che se lasciata agire qualche minuto funziona meglio di qualsiasi BigBen Cillit Splash SporcDestructor e compagnia bella.
Basta stare un po’ attenti per rispettare l’ambiente anche durante le pulizie di casa…
Ma non credete alle magie: mi hanno regalato una palla con della porcellana bioattiva (!!) che, se messa al sole un’ora ogni mese, si “attivava”. Messa nella lavatrice ad ogni lavaggio, questa palla doveva in teoria sostituire qualsiasi detersivo e pulire perfettamente e profumare il bucato. La piccola casalinga con il pensiero magico che vive dentro di me ha provato una prima volta: il bucato è uscito dalla lavatrice puzzolente e con le stesse macchie di prima, poi una seconda, e ancora, stesso risultato… poi una terza, aggiungendo un pochino di detersivo: il bucato è uscito perfetto, pulito e profumato.
Poi ho tolto la palla. E da quel momento ho capito per avere il bucato perfettamente pulito basta semplicemente molto meno detersivo di quello che si crede…
E la palla?
Nessun commento:
Posta un commento